Piazza
Armerina: la villa, ma non solo Dire Piazza Armerina
equivale a correre immediatamente con il pensiero ai
bellissimi mosaici romani della Villa del Casale,
fuori dal centro abitato. Gli scavi condotti a partire
dal 1929 hanno infatti riportato alla luce un vasto
edificio del IV secolo d.C. che comprende quaranta
locali, sistemati a terrazze per adeguarsi alle
caratteristiche del territorio e raggruppati in
quattro sezioni: ingresso principale e area termale,
peristilio con soggiorno e foresteria, ambienti
privati e basilica, triclinio e cortile ellittico.
Quasi tutti gli ambienti sono pavimentati con mosaici
policromi che illustrano scene mitologiche e immagini
di vita quotidiana. Il più famoso è forse quello delle
Fanciulle in bikini, che raffigura dieci donne che
indossano sgambati costumi a fascia: alcune hanno in
mano attrezzi ginnici, altre danzano, giocano o
corrono, mentre una ha la testa cinta da una corona e
porta in braccio un ramo, simboli entrambi di vittoria
in una competizione.
Ma la fama della villa, la testimonianza più rilevante
della civiltà romana nell’Isola, ha a lungo tenuto
nell’ombra la cittadina, il cui centro storico merita
invece, e ampiamente, di essere visitato.
Dal massiccio Castello Aragonese si apre, splendida,
la vista sulla città e i
dintorni; il Duomo, edificato fra il XVII e il XVIII
secolo in stile barocco,
con la sua maestosa cupola sovrasta il centro
cittadino e conserva al suo interno un bel crocifisso
ligneo del 1455, dipinto su entrambi i lati. Bello
anche il portale, che nelle colonne tortili dai
capitelli corinzi e nelle cornici lavorate che
racchiudono l’iscrizione soprastante, denuncia in
pieno caratteri barocchi.
Una visita merita anche la seicentesca chiesa di San
Rocco, che si affaccia sulla bella piazza Garibaldi,
cuore antico di Piazza Armerina, dove svetta anche il
palazzo di Città.
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