Di
origini non antichissime, Leonforte deve la sua fortuna al
Principe Nicolò Placido Branciforti che, nel Seicento,
oltre a fondarla la resa prospera e ricca d'arte. La
visita in città si concentra tutta nel centro storico,
l'antico borgo, con il suo tessuto di vicoli e viuzze e le
case basse dominate dall'imponente palazzo principesco
che, in una delle sue 365 stanze, ha ospitato Giuseppe
Garibaldi, di passaggio durante la spedizione
risorgimentale. Si consiglia di giungere in paese
dall'ingresso sud, seguendo la statale 121 provenendo da
Enna, per dirigersi subito all'antica Piazza della
Granfonte, la monumentale fontana barocca da cui sgorga
acqua attraverso 24 cannelle. Accanto, la prima chiesa del
paese, dedicata alla Madonna del Carmelo, dove è ancora
conservata una pietra miracolosa che pare abbia salvato
Leonforte dalla peste del Seicento. Risalendo la ripida
via Garibaldi, dopo una sosta alla Chiesa di Santo Stefano
riconoscibile dal cono mosaicato del suo campanile, si
giunge fino alla Chiesa Madre. Qui, oltre alcune tele di
notevole valore artistico, vengono conservati paramenti
sacri in preziosissima seta interamente lavorati a mano.
Di fronte, il Palazzo principesco dei Branciforti. Quasi
attaccata al palazzo, la chiesa dedicata a Sant'Antonino.
Dal Palazzo Branciforti, percorrendo il corso Umberto, si
incontra dopo un centinaio di metri la rotonda piazza
Margherita, dominata da una bellissima scalinata che si
eleva quasi in verticale. Dopo averla risalita per intero
ci si trova davanti alla chiesa dedicata a San Giuseppe
con affreschi del Borremans. Ma la visita più interessante
è quella al Convento dei Cappuccini. I frati, fin dal
Seicento, sono stati i custodi di alcune preziose tele,
tra cui un trittico del Beato Angelico, (trafugato) e una
bellissima pala di Pietro Novelli che raffigura l'elezione
di Mattia Apostolo e che sovrasta un incantevole
tabernacolo ligneo realizzato da frate Angelo da Mazzarino.
Ai piedi dell'altare una lapide in bronzo svela la dimora
eterna del Principe Branciforti nella navata accanto un
monumentale sarcofago di marmo nero custodisce invece le
spoglie della Principessa Caterina. Meritano una visita
anche le chiese dedicate a Maria Santissima Annunziata,
Maria della Mercede, Santa Croce e San Francesco.
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