Alle pendici del Monte
Lauro, in mezzo a boschi di castagni, noccioli e sugheri,
Buccheri è il più alto comune della provincia di Siracusa,
a 820 metri d’altitudine. Fondato dagli arabi, impegnati a
realizzare una serie di fortificazioni per difendere
l’alta valle dell’Anapo (costruirono pure Buscemi e
Cassaro) furono però i Normanni a dare l’impulso per la
nascita di un borgo intorno a una fortezza più munita
rispetto alla costruzione araba. L’origine del toponimo,
comunque, è contrastata: secondo alcuni, Buccheri
deriverebbe dal nome del generale arabo che costruì la
prima fortezza, che si sarebbe chiamato Bucker. Altri,
però, indicano l’origine del nome del paese nel termine
latino "buquerium", che significa pascolo comune.
In piazza Roma caratteristica la cinquecentesca Fontana
dei Canali; la settecentesca chiesa di Santa Maria
Maddalena , la cui facciata è in parte opera di
Michelangelo Di Giacomo. Alla chiesa di Sant’Antonio
Abate, edificata in varie fasi per oltre un secolo dal
1702 al 1815 si arriva da una lunga scalinata costruita
nel 1911. Sant’Antonio, con la sua facciata su tre ordini,
domina letteralmente il paese. L’interno, a pianta simile
a quella di una basilica, è a tre navate. Sul colle Tereo
i resti del castello normanno che domina un magnifico
panorama. Nella parte bassa del paese la chiesa Madre
dedicata a Sant’Ambrogio. Nei dintorni la chiesa di Sant’Andrea,
un raro esempio di architettura religiosa sveva del XIII
secolo. Nella stessa zona, immersa in uno stupendo
paesaggio rurale, la gola della Stritta, un canyon ricco
di grotte formato dall’erosione del fiume San Leonardo. |