Posto a 672
metri sul livello del mare, sul versante orientale del
Monte Cammarata, La sua storia è molto recente. Sino al
1812, le vicende di San Giovanni Gemini coincidono con
quelle di Cammarata. Sul territorio su cui sorge il
paese, comunque, nel Cinquecento si trovavano già alcune
case ed una cappella dedicata a San Giovanni, la cui
zona residenziale prese il nome. Ciò avveniva al tempo
di Federico II Abatellis, Conte di Cammarata. San
Giovanni avvertì l'esigenza dell'autonomia da Cammarata
molto presto. Già alla fine del 1500 erano sorte
discordie tra i residenti delle due zone che popolavano
il Monte Cammarata. Così, nel 1583, Don Ercole
Branciforte decise di dividere il territorio di
Cammarata da quello di San Giovanni Gemini e garanti ai
due centri una distinta attività ed autonomia civile e
amministrativa. Nello stesso tempo il borgo di San
Giovanni Gemini venne elevato a ducato da Filippo II di
Spagna. Il paese ebbe un discreto sviluppo nel
Settecento quando vennero realizzate molte nuove
costruzioni. Dello stesso tempo sono le numerose chiese
ed il Convento dei Cappuccini, arricchito da belle tele
dell'artista Padre Fedele da San Biagio. San Giovanni
Gemini conta una popolazione di poco più di ottomila
abitanti, nonostante si contino un gran numero di
emigranti. L'economia del paese, infatti, è piuttosto
modesta e ciò ha costretto diversi sangiovannesi a
cercare lavoro all'estero. La popolazione attiva è
distribuita tra l'attività agricola e quella
industriale. Discreta è la pratica dell'allevamento dei
bovini e degli ovini. L'agricoltura produce grano, fave,
olive, mandorle, agruml, frutta, uva. L'artigianato
conta diverse aziende. |