Sant'Angelo
Muxaro e l'antica Mu-Assar, borgo fortificato di origine
araba e in cui sorgeva anche un castello. Dopo la
dominazione araba appartenne alla famiglia Chiaramonte,
alla quale il borgo e il feudo vennero confiscati alla
fine del Trecento e passarono sotto la giurisdizione di
Guglielmo Raimondo Moncada. Ma questi entrò ben presto
in contrasto con Re Martino, e il feudo venne concesso
al figlio dello stesso Moncada, Ruggero. A questa stessa
famiglia, tuttavia, vennero concessi diversi privilegi,
tra cui il diritto di esercitare sul territorio la
giustizia civile e criminale. Nella seconda metà del
Quattrocento, Sant'Angelo Muxaro passò alla famiglia De
Marinis. Al tempo di Pietro Ponzio De Marinis, nel 1511,
venne costruito il centro abitato. Questi eventi
favorirono la colonizzazione di profughi albanesi, che
caratterizzò per diversi anni la vita del paese. Nel
1600, la baronia venne acquisita dai Principi di
Castelvetrano, D' Aragona e Tagliavia e infine passò
sotto la giurisdizione del Pignatelli, Duchi di
Monteleone, che la conservarono sino al 1812, quando in
Sicilia la feudalità venne soppressa. Sant'Angelo Muxaro
sorge a 300 metri sul livello del mare, al centro di una
ridente vallata. Dista dal capoluogo 30 chilometri.
Recenti scavi archeologici hanno meglio evidenziato, sul
territorio, tracce di una civiltà pre-greca indigena che
era presente nella vallata già 4,000 anni prima di
Cristo, Negli ultimi venti anni sono stati trovati molti
interessanti reperti del periodo neolitico. Il materiale
raccolto si trova nel musei archeologici di Agrigento e
Siracusa. Nel centro storico del paese sono da visitare
la Chiesa Madre e quella del Carmelo, Le condizioni
economiche sono molto modeste. Il paese conta poco più
di 2.000 abitanti. |