Villafranca
Sicula con i suoi 2.000 abitanti, è uno dei centri più
piccoli della provincia di Agrigento. Dista al capoluogo
63 chitometri ed e posto a 375 metri sul livello del
mare, sulla collina litoranea lambita dal Vallone di
Mortilla, presso la stretta della valle dalla quale il
fiume Sosio esce con il nome di Verdura. È accertato
storicamente che, al tempo della dominazione normanna,
il territorio su cui oggi sorge il paese di Villafranca
Sicula rientrava nella giurisdizione dell'Archimandrita
di Messina, come viene attestato da un diploma del Conte
Ruggero. Fu lo stesso sovrano normanno a concederlo
all'Archimandrita, assieme al casale di Racaldfal (oggi
Raffadali). Nel XV secolo il feudo appartenne alla
famiglia Peralta ed Alliata. Fu Antonio Alliata a
costruire sul territorio, nel 1499, un borgo che venne
denominato Villafranca, nome del proprio titoto
nobiliare. I primi a stabilirvisi furono alcune famiglie
operaie della vicina Salaparuta, che lavoravano alle
dipendenze di Antonio Alliata. Venne costruito un
castello che purtroppo è stato distrutto dal terremoto
del gennaio 1968, così come la bella Chiesa Madre a
struttura cinquecentesca. Oggi rimane dell'antico paese
solo la Chiesa di San Giovanni ad unica navata e la cui
facciata presenta un portale elegante con colonne
tortili. Il paese vive soprattutto dei proventi
dell'agricoltura e della zootecnia, ma si tratta di
redditi modesti. Anche le rimesse dei tanti emigranti
sono piuttosto scorse, nel complesso. |