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Archeologia: In contrada "Molino a vento" gli scavi hanno portato alla luce uno strato preistorico dell’età del bronzo. ricoperto da templi e santuari dell’età ellenica. Nel "Parco delle rimembranze" si trovano una parte dello stilobate e una colonna di un tempio dorico del V secolo a. C. probabilmente dedicato a divinità ctonie. Più a ovest nel 1906 sono stati scoperti i resti di un tempio del VI secolo a. C. dedicato ad Atena e nel 1951 è stato ritrovato il deposito votivo del tempio con numerose suppellettili in ceramica e statue. Al periodo della ricostruzione voluta da Timoleonte nel 405 a. C. risalgono inoltre le abitazioni, le botteghe e i bagni pubblici ritrovati nel corso di scavi archeologici più recenti. Tutti i reperti si trovano ora custoditi nel museo archeologico costruito nelle vicinanze dell’antica città. Tra il 1950 e il 1956 nella collina di Capo Soprano sono stati riportati alla luce imponenti tratti di fortificazioni greche risalenti alla fine del V secolo a. C. Presentano una doppia tecnica di costruzioni: hanno, cioè, blocchi di calcare squadrati alla base, mentre la parte alta è costituita da mattoni di terra cruda seccata al sole. Al suo interno si notano due scale, una nella parte sud, e l’altra nella parte nord. attraverso le quali si accedeva al cammino di ronda. Nel piazzale interno sono ancora visibili i resti delle abitazioni del presidio.


Arte: Nella piazza principale si trova la chiesa madre dedicata alla SS. Vergine Assunta ricostruita tra il 1766 e il 1794 su una preesistente chiesetta della Madonna della Platea, ha la facciata a due ordini di semi colonne doriche e ioniche. L’interno a tre navate custodisce una tavola del Transito della Vergine di Deodato Guidaccia,

un quadro di San Francesco Saverio del 1786; agli altari vi sono tele settecentesche purtroppo in cattivo stato di conservazione.

La chiesa del SS. Salvatore e Rosario costruita nel 1796 su una preesistente, al suo interno è custodito un quadro proveniente dalla chiesa di Santa Maria di Betlemme.

Il convento dei cappuccini fu costruito nel 1261 (la data è incisa sulla campana scampata all’incendio del 1577). Fu sede dei conventuali fin dalla sua edificazione, in seguito abbandonato, fu donato ai pp. Cappuccini nel 1574 che lo ricostruirono avendolo ricevuto in pessime condizioni. La torre campanaria è del 1585. La chiesa attigua al convento è dedicata alla Madonna degli Angeli. Al suo interno si trovano una tela del Paladino dedicata alla Madonna, una custodia del Divinissimo. Sotto la chiesa è stata rinvenuta la sepoltura dei frati. Dopo la soppressione degli ordini religiosi il convento è stato adibito a sanatorio.

Tra i personaggi che si sono distinti vogliamo ricordare, come nota il prof. Santi Correnti: il cardinale Antonio Maria Panebianco (1808-1855), francescano che ebbe grande influenza nella Curia pontificia, specie in occasione del Concilio Vaticano I del 1869-70, che condannò il materialismo storico, e definì il dogma dell’infallibilità pontificia; il politico democristiano Salvatore Aldisio (1890-1964), che fu uno dei padri dell’Autonomia regionale siciliana, e fu in vari governi nazionali Ministro della Marina Mercantile, dei Lavori Pubblici e dell’industria e Commercio, legando il suo nome a parecchi importanti provvedimenti legislativi: Salvatore Damaggio Navarra (1851-1928) di famiglia benestante, frequentò la scuola tecnica conseguendo la licenza nel 1869. Dimostratosi abile amministratore, si occupò della cosa pubblica dal 1896 al 1913 ricoprendo la carica di assessore. Scrisse numerose monografie.

©  Azienda Provinciale Turismo di Caltanissetta
 

 
 
 
Antiquarium Iconografico di Capo Soprano
Gela
loc. Capo Soprano
Tel. 0933 912 626 (museo) 0933 930 975
Museo Archeologico Regionale
Gela
corso Vittorio Emanuele, 1 Tel. 0933 912 626
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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