Centro
agricolo, il cui nome deriva da una rupe dove si trovano
camere sepolcrali di epoca preellenica. E' la pietra
l'elemento dominante del paese. Una pietra dura e bianca
che caratterizza strade, palazzi e piccole case del centro
storico di Pietraperzia. Le stesse case e gli stessi
palazzi che, anche solo a guardarli, proiettano indietro
nel tempo, lungo la storia e le vicende degli uomini
d'armi, famiglie gentilizie ed eroi della Patria. Una
visita in città ha come tappa obbligatoria la Matrice. La
chiesa, con il suo imponente colonnato e gli stucchi che
decorano la volta, ospita una tela di Filippo Paladino e i
sarcofagi dei principi Barresi di Pietraperzia , tra cui
quello in elegantissimo marmo egizio che conserva le
spoglie di Dorotea Barresi, vice regina di Napoli. Meta di
molti pellegrini è invece il Santuario della Madonna della
cava, sorto là dove nel 1223 fu rinvenuta la santa Effige,
un'icona oggi custodita all'interno della chiesa.
Interessante anche il Palazzo del Governatore (XVI sec.).
Un'escursione nelle campagne pietrine conduce alla
scoperta di numerosi piccoli siti archeologici che
testimoniano gli antichi insediamenti umani su tutto il
territorio: le tombe a forno di contrada Rancito, i resti
di un grosso insediamento rurale di epoca ellenistica di
contrada Runzi, e i resti di un'antica città sicana (forse
Kratos) in contrada Tornabè-Mercato d'Arrigo.
© Azienda Provinciale per il Turismo di Enna |