Posta tra
i verdeggianti rilievi della valle dello Jato, insieme a
Contessa Entellina, Mezzojuso e Palazzo Adriano, è una
importante colonia albanese di Sicilia (XV sec) che ha
mantenuto la propria dentità etnico-linguistica e
religiosa.
Particolarmente interessante il rito religioso: la Chiesa
di Piana, cristiana e cattolica, mantiene, infatti, la
liturgia greco-bizantina e, nelle celebrazioni, i
sacerdoti (papas) dal tipico copricapo cilindrico nero,
utilizzano sia la lingua greca sia quella albanese. Le
feste religiose più importanti e suggestive per la
bellezza di questi riti sono l'Epifania, la Domenica delle
Palme e la Settimana Santa, che si conclude il giorno di
Pasqua con la sfilata dei devoti in costume tradizionale.
Consistente il patrimonio artistico di Piana, costituito
principalmente dalle iconostasi di autori greci e dagli
affreschi di Pietro Novelli presenti nelle chiese
principali della cittadina. Tra queste da non perdere la
visita di San Giorgio, la più antica, la Cattedrale di San
Demetrio, la Chiesa Madre di rito greco e della
settecentesca Santa Maria Odigitria eretta su un disegno
di Pietro Novelli ove si conserva l'immagine dell'Odigitria
portata dall'Albania del XV sec.
Non si può lasciare Piana senza gustare alcuni dei
prodotti tipici della gastronomia locale: il pane cotto in
antichi forni a legna, e il "cannolo" un dolce a base di
ricotta.
Piana costituisce anche un'ottima base di partenza per
raggiungere il bellissimo Lago (con un'area attrezzata) e
la Riserva orientata delle Serre di Pizzuta, interessante
per la presenza di volpi, istrici e uccelli rapaci, nonché
di una folta colonia di Gracchi corallini.
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