Più ad occidente, nei pressi
di Marianopoli, alle pendici del monte Pertichino, si apre uno
dei laghi carsici più singolari della Sicilia. Si tratta del
Lago Sfondato, uno specchio d'acqua piccolo ma molto profondo,
alimentato da una sorgente sublacustre perenne. Nelle zone
vicine si estendono le aree boschive di Gabbara, Mimiani,
Mustigarufi e Quartarone, attraversate in parte dal fiume
Salito. Un altro specchio d'acqua naturale è il Lago Soprano di
Serradifalco, molto interessante dal punto di vista geobotanico
e faunistico. Fra gli uccelli che qui si possono osservare
ricordiamo l'Airone cinerino, il Mignottaio, il Cannareccione.
Sono presenti anche diverse specie di rettili, fra i quali la
Testuggine palustre. Immediatamente a sud di Campofranco si
innalza Monte Conca, un massiccio calcareo-gessoso ricco di
cavità e di inghiottitoi carsici, importante per lo studio della
circolazione idrica in rocce evaporitiche. Nei pressi di
Mussomeli, in località Case Rainieri, segnaliamo l'interessante
stazione botanica di Limonium calcarae (endemismo puntiforme) e
le suggestive forme carsiche su salgemma, presenti in grande
quantità e consistenti essenzialmente in scannellature e
vaschette circolari.
L'area protetta più estesa della Provincia di Caltanissetta è
certamente quella di Monte Capodarso, con la vicina valle
dell'Imera Meridionale. Si tratta di un territorio che si
estende ad est di Caltanissetta e che gode di una certa
poliedricità, presentando motivi di interesse
geologico-naturalistico, archeologico, minerario, paesaggistico.
Nell'area ricadono parecchie Masserie, che testimoniano la
secolare attività agricola degli abitanti di queste zone.
Sulle pendici dei monti Erei si estende una fetta di terra
ricchissima di boschi: siamo nei pressi di Niscemi, in una zona
chiamata La Sughereta, una riserva naturale ricca di Querce da
sughero, Lecci, Roverelle e Carrubbi.
L'itinerario naturalistico si conclude a sud, in prossimità del
mare, in un contesto ambientale molto diverso dai luoghi
precedenti. Siamo a est di Gela, nella zona del Biviere, un
lembo lago-palustre considerato "zona umida internazionale".
L'area del Biviere ospita una grande quantità di specie di
uccelli migratori e stanziali, tra i quali il Germano reale, la
Spatola, la Moretta tabaccata, la Cannaiola, il Martin
Pescatore, il Cavaliere d'Italia, ecc. Intimamente connessi al
Biviere di Gela sono i Macconi, formazioni dunali che separano
la costa interna dal mare. |